TORINO
Ciconio: 45°19’48.24’’N 7°45’1638.07’’E , 273 mslm
Comune in provincia di Torino, a 10 km dal capoluogo ed a destra del torrente Malesina.
Cenni storici: appartenne ai vescovi d’Ivrea, poi ai marchesi di Monferrato, quindi ai Biandrate. Nel 1631, con il trattato di Cherasco, entrò a far parte dei possedimenti dei Savoia.
Sicheugn in piemontese, Cicunium nello stemma civico, viene citato in “Rerum Italicarum Scriptores“, Ludovico Muratori, per i tipi della Tipografia della Società Palatina, Milano – 1733, vol. XXIII, pag.553, come “…de locis Zuchoni, Luxigliati, Auzegnae, Cucili, & Foglicii…” (“…dai luoghi di Ciconio, Lusigliè, Ozegna, Cuceglio e Foglizzo…”), costituendo in questo modo la prova di una possibile medesima derivazione del simile toponimo di Cìcogni (Sìgugn) di Pecorara (PC), di cui ho trattato nella pagina FUNDUS SUCCONIANUS.
Infatti in “Dizionario di Toponomastica“, aa.vv., UTET – 2006, a pag. 242 si dice che il toponimo nelle carte conservate presso la Biblioteca della Società Storica Subalpina (BSSS) del 1094 era Cicunus (BSSS V, 3, 14) e nel 1156 era Cecunius (BSSS V, 7, 18, forse già nel 1019). Sebbene gli altri toponimi circonvicini menzionati nel Rerum Italicarum corrispondano perfettamente alla loro traduzione in italiano, le sopracitate forme più antiche rendono meno attendibile la forma settecentesca: Zuchoni potrebbe essere anche un’ipercorrezione applicata dal Muratori, ma andrebbe verificato in base ad eventuali altri documenti coevi ed anche in base alla pronuncia dialettale del toponimo. E’ attestato in periodo longobardo un personale latino Ciccus, con significato di “piccolo” ma, a causa di un Fridulo filius quondam Ciccuni del 762 (“Archivio Glottologico Italiano“, G. I. Ascoli, Ed. Loescher – 1888, vol. X, pag. 310), si può ipotizzare un prediale da gentilizio latino *Cicconius, *Ciccunius, ed giungerei anche *Sicconius/Succonius, che spiegherebbe anche il dialettale Sicheugn, pronuncia Siköǹ.