GUJU
Un mondo.
Guju è la parola che identifica la zucca lagenaria in lingua khoisan, parlata dalle popolazioni khoi e san che abitano il Kalahari ed il sud Africa, da cui sarebbe partita l’ultima migrazione, la terza out of africa, dell’homo sapiens, 60.000 anni fa circa. Senza quel fiaschetto non avrebbero mai potuto affrontare un simile viaggio e, probabilmente, insieme all’oggetto portarono con se anche la parola che lo nominava. La zucca ha avuto origine in quelle zone, è stata tra i primi vegetali addomesticati.
Per la lunga convivenza con l’uomo, mi chiedo se il nome con cui oggi viene ancora chiamata abbia avuto origine da quelle lingue remote ed ormai sconosciute che nacquero in Africa insieme alla voglia di esplorare il mondo. Dalla lagenaria si beve a collo, con un atto di suzione che ricorda l’allattamento e da un oggetto che per forma ricorda una mammella, un gesto quindi archetipico ed ancestrale che ben si accorda con la radice quasi onomatopeica delle parole da esso derivate, tra le quali anche zucca andrebbe annoverata, come ho già sostenuto nella pagina ETIMOLOGIA.
In “Bushman (San) influence on Zulu place names“, Peter E. Raper, ACADEMICA SUPPLEMENTUM 2012, ACTA ACADEMICA SUPPLEMENTUM 2012: 2, DIE UNIVERSITEIT VAN DIE VRYSTAAT, THE UNIVERSITY OF THE FREE STATE, ACTA ACADEMICA SUPPLEMENTUM 2 2012 ISSN 0587-2405 2, si analizza il toponimo Zulu: Gulane, idronimo di un torrente derivato da quello di una collinetta:
“…
Gulane is the name of a stream between Wakkerstroom and Piet Retief, said to mean ‘Die suurmelkkalbassie’ (‘the sour-milk calabash’, la zucca per il latte acido) (Botha 1977: 80), derived from gulana, the diminutive of i(li)gula ‘a calabash in which sour milk is made’; Gula (I) ‘Milk-vessel, made from a gourd’ (Colenso 1884: 179). A Bushman word for ‘gourd’ is Hie (C1) guju ‘cup, gourd’ (Bleek 1956: 50), comparable with the Auen (N1) word !guru ‘tortoiseshell (guscio di tartaruga) or gourd on musical bow’ (Bleek 1956: 389), and the Kung (N2) word ˉ/xu ‘gourd, bowl made of the outside of the !no fruit’ (Bleek 1956: 366), all of which bear resemblance in sound to gu(la), the Bushman r in !guru becoming an l in the Zulu word gula “because the vibrant or flap is a foreign sound in Xhosa and Zulu” (Louw 1979: 14). Botha states that the name is “… waarskynlik ’n verwysing na die smaak van die water. Moontlik genoem na ’n kop – Gula(ne) – waarby dit verbyvloei.” 20 (…probabilmente un riferimento al sapore dell’acqua. Forse prende il nome da una collinetta – Gula (ne) – dalla quale scorre). The flavour of the water to which Botha refers is ‘sour’, for which a Khoikhoi word is /kuru ‘sauer’ (‘sour’, acido) (Rust 1960: 51), /Xam (S1) /u: ‘salt, brackish’ (Bleek 1956: 358). Botha regards the component ne as a Zulu diminutive suffix, but the possibility exists that it is a demonstrative or a generic term, very possibly similar to the !O !kuŋ (N3) word ¯!ni ‘hill’ (Bleek 1929: 46), considering Botha’s comment that the stream may have been named after a hillock.20 “…probably a reference to the flavour of the water. Possibly named after a hillock – Gula(ne) – past which it flows”.”
“…
• !g > g
Gulane
igula ‘milk-vessel, made from a gourd’; Auen (N1) !guru ‘tortoiseshell or gourd on musical bow’; Hie (C1) guju ‘cup, gourd’. In the Hie cognate the click has disappeared.”
Ho cominciato questo viaggio per allontanarmi dal senso di una parola e mi ritrovo alla fine del viaggio con la stessa parola, ma con molti più sensi.
Ipotesi: l’uomo ha potuto uscire dall’Africa e colonizzare il resto del mondo anche grazie alla zucca lagenaria, originaria del centro Africa, che gli ha permesso di percorrere lunghe distanze con una sufficiente riserva d’acqua. Lo dimostra anche la recente scoperta che la lagenaria presente nelle Americhe discende geneticamente da quella presente in Asia (prima si pensava fosse arrivata galleggiando sull’Atlantico direttamente dall’Africa), il che testimonierebbe come i primi amerindi, attraversando lo stretto di Bering 12000 anni fa, la portarono con sè: la stessa ricerca dimostra che la lagenaria fu il primo vegetale a venire coltivato nel nuovo mondo (le prime testimonianze risalirebbero a 9000 anni fa). Per questo motivo,
Panlex sito database lessicale traduzione in ogni lingua Panlinx per gourd
κολός = troncato, accorciato + κυεω = ingrossarsi, essere incinta > part. pres. κυντα = ingrossante, crescente, cavitante > κολόκυντα = zucca (la corta tonda grossa?)
antichità preistorica e domesticazione della lagenaria e suo uso anche come strumento musicale
la leggenda del barba zucon
zulu: ithanga
swahili: tango
igbo: ụgba, nchu, ugu
yoruba: elegede
egizio: ashep = cucumber, garagantesi = gourd, pumpkin
Lakota: wagmù, wagmùzi, wagmùškopa
Cherokee: galvna (lagenaria), wagugi
zucconare: tosare
Nahuatl:AYOHTLI:
āyohtli:
Calebasse, courge.
Cucurbita sp.
Description. Sah11,288.
Esp., calabaza (M et Clavijero Reglas – ayótli).
.Angl., | gourd, squash. |
pumpkin. | |
gourd. R.Joe Campbell 1997. |
The gourd. Sah11,194.
Vendues par le vendeur de fruits. Sah10,79.
mochi oncah in tōnacayōtl, in cintli, in huauhtli, in etl, in chīyan, in āyohtli, in xōchihcualli , on trouve tous les produits agricoles, maïs, blettes, haricots, ‘chía’, calebasses, fruits – all manner of food: ears of driea maize, amaranth, beans, chía, gourds, fruit.
Produits de la terre du Michhuahcan. Sah10,188 = Launey II 264.
R.Siméon dit: calebasse, citrouille; sorte de melon (B.Diaz).
chichic āyohtli , citrouille amère employée comme remède (Bét.), c’est un autre nom de la plante āyohtectli. Hern. II 107 (136) (chichicayotli).
Cf. aussi F.Hernandez. Rerum Medicarum Novae Hispaniae Thesaurus. p. 182 (chichicayotli).
Illustration. Dib.Anders. XI fig. 964.
Description. Hern. II 99 (128) (de ayotli, seu de Cucurbitarum Indicarum natura et generibus).
Différentes variétés de calebasses : tzilacāyohtli ou cuihcuiltic āyohtli, cōztic āyohtli ou huēyac āyohtli, tamalāyohtli, cuauhāyohtli, tzonāyohtli, tlīltic āyohtli.
Note: Launey transcrit āyohtli mais F.Karttunen transcrit ayohtli.
* ayohtli variante sur ah-ohtli.
AYOHTECTLI:
āyohtectli:
Vase de calebasse.
.Angl., gourd. R.Joe Campbell 1997.
Désigne un récipient pour servir le chocolat. Sah9,35 Cf. infra.
ahmo ītēnco cāntiuh, zan nō īmācpalnepantlah quiquetztiuh in ayohtectli , il ne va pas la prendre par les bords mais il place la calebasse sur la paume de sa main.
Il s’agit du récipent pour servir le cacao. Sah9,35.
zan oc yehuātl in ātlihualōni quimāmaltiah in āyohtectli , ils ne placent encore sur leur dos que des tasses, des gourdes. Il s’agit de la manière dont on traite les enfants qui accompagnent les négociants. Sah9,15.
Gourd vessels. Sah10,78.
2.~ botanique, citrouille employée en médecine (Bét.).
Esp., cierta planta medicinal especie de coloquintida (Clavijero Reglas).
Cf. F.Hernandez. Rerum Medicarum Novae Hispaniae Thesaurus. p. 182 (également nommée chichīc ayohtli).
Description. Hern. II 107 (136) (de ayotectli, seu planta Cucurbitae simili) également nommée chichic āyohtli.
Cf. aussi la forme āyōtectli.
Form: sur *tectli et āyohtli.
TZILACAYOHTLI:
tzilacāyohtli:
varietà di zucca leggera, macchiata di verde.
Angl, un tipo di zucca soffice Cucurbita filicifolia (K – tzilacayohtli).
Mex., Chilacayote.
Esp., Calabaza tierna (Z).
Descrizione. Sah11,288 – Un altro tipo di zucca liscia e chiazzata.
Questi calabash furono condivisi e svuotati per formare tazze usate in certe cerimonie religiose.
Inghilterra, zucche verdi. Sah1,48.
tzilacāyohtli tlaīxtlapāntli tlaihtitatactli , zucche punteggiate con spaccatura verde a metà e zucche maculate verde scuro, divise in due e carotate.
Oggetti cultuali specifici per tlaloque. Sah1,48.
Utilizzato per presentare la pulque come offerta alle figurine delle montagne. Sah2,152.
Vedi chālchiuhtecomatl .
Guarda le varianti di chilacāyohtli e tziquilāyohtli .
Illustrazione. Dib.Anders. XI fig. 965.
Menzione. Hern. II 100 (129).
iztac tzilacāyohtli , una varietà di cucurbitacee. Hern. II 101 (130) (yztactzilacayotli).
Forma: su āyohtli , morph.incorp. * tzilac-atl, ma vedi anche chīlācatl.
Vedi il n.pers. Tzilacatzin.
Shoshone: wetsovih
Quechua: the dried and hardened shell of a gourd fruit: p’uru
A proposito di Giona, Sukkot, sukah, skotos, skia, shadow, la pianta della zucca a rapido accrescimento faceva da tetto della capanna, ombra, sulullu in accadico
Hulu in cinese